COMUNICATO STAMPA - Laboratorio per supportare e sostenere le persone con cerebrolesione acquisita

Il progetto è nato dalla collaborazione di Cils e ACeA ODV, due realtà che da alcuni anni operano nel territorio del Rubicone e da diversi anni lavorano insieme con l’obiettivo di promuovere una migliore qualità di vita per le persone con disabilità acquisita.

Le persone con disabilità acquisita si devono scontrare con la dura realtà di una vita da ricostruire ex-novo, spesso condizionata dalla modifica permanente delle proprie
condizioni di salute psicofisiche. L’evento traumatico interrompe una traiettoria di vita e il progetto connesso a questa. La persona sembra completamente trasformata ed annichilita nel suo slancio vitale: svaniscono aspirazioni, abitudini, stili di vita, progetti. Tutto ciò comporta di frequente anche conseguenze per la famiglia, per il lavoro, per l’integrazione sociale, per il tempo libero e soprattutto per l’autonomia individuale.
Il progetto è rivolto a persone adulte con esiti di cerebrolesione acquisita a seguito di
eventi avversi come traumi o malattie (ictus, emorragie, tumori, tra i prevalenti) residenti nei comuni del Distretto Rubicone, ha una valenza socio- occupazionale. Nel concreto la proposta si realizza presso gli spazi dell’associazione Auser di Budrio di Longiano, per una mattina a settimana dove vengono svolte varie attività: di tipo artistico-espressive, ludico-ricreative, di conoscenza del territorio e socio-riabilitative. In questo periodo sperimentale è emerso come per tutti i partecipanti il progetto sia una reale opportunità per uscire dall’isolamento dall’inattività e ritrovare un contesto di gruppo in cui, accompagnati da operatori formati, possano rifocalizzarsi su sé stessi per ritrovare senso di autoefficacia, socializzazione ed integrazione, valorizzando le proprie risorse individuali, con effetti positivi anche in ambito familiare.

Oggi il laboratorio accoglie diversi partecipanti e le attività sono condotte, in
maniera modulare, da professionisti qualificati e sono caratterizzate da un supporto
relazionale e psicologico costante.


Tutto ciò è stato possibile grazie a un contributo economico ricevuto da Romagna Banca credito cooperativo italiano che con questa importante scelta ha riconosciuto e sostenuto il valore del progetto condividendone finalità e obiettivi.


Questo è anche un esempio di come enti del terzo settore e privato possano lavorare in sinergia per sviluppare collaborazioni virtuose e concretizzare proposte a favore dei
cittadini del territorio e per garantire a tutti il pieno diritto della partecipazione attiva alla vita della società.

Facci sapere cosa ne pensi

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.